Come comportarsi con il radiatore durante la stagione fredda
D’inverno, anche se le giornate si accorciano e le gare si riducono, il piacere di scendere in pista non passa. Con l’aria più fredda, però, c’è il rischio che il radiatore, compiendo il suo ciclo, raffreddi troppo il motore. New Line ti spiega come evitare che questo accada.
E se, invece, decidi di mettere il kart in box fino a primavera… ti spieghiamo come conservarlo.
Normalmente, il compito di un radiatore, durante l’estate, è di raffreddare il cilindro utilizzando acqua e aria. In realtà, però, il vero obiettivo è quello di fare in modo che la temperatura del motore non scenda mai sotto i 50º C (e che, comunque, non superi i 60º C). D’inverno, dunque, con le basse temperature esterne, se non viene eseguito nessun intervento, c’è il rischio che il radiatore faccia raffreddare troppo il motore, con i danni che ne conseguono. Perché ciò non avvenga ci sono due modi di procedere:
– Il primo è utilizzare la classica tendina: uno strumento che permette di coprire, in parte o interamente, la griglia nella quale penetra l’aria che, con la sua azione, raffredda l’acqua.
Avendo a disposizione strumenti in grado di fornire istantaneamente la temperatura del cilindro, la tendina può essere regolata di conseguenza: alzandola, e dunque facendo passare meno aria, nel caso in cui il motore sia troppo freddo, o abbassandola, in caso il motore si stia scaldando troppo.
– Il secondo metodo prevede l’utilizzo di un terzo tubo, che va ad aggiungersi a quelli di entrata e di uscita del radiatore, e di una valvola termostatica. Questa aprirà e chiuderà il passaggio dell’acqua verso il radiatore al variare della temperatura dell’acqua stessa. Per esempio, se l’acqua è già troppo fredda, la valvola chiude la circolazione e fa incanalare il liquido dentro il terzo tubo, facendogli “saltare” il passaggio nel radiatore. L’acqua continuerà a circolare in questo modo fino a che non avrà raggiunto una temperatura abbastanza elevata da far riaprire la valvola e riprendere così il passaggio attraverso il radiatore.
Rispetto alla tendina, la valvola non richiede l’intervento del pilota mentre si è in pista. Di contro, necessità di più manutenzione, specie per quanto riguarda la pulizia dal calcare che si forma e che può causare rotture.
– Se, invece, siete tra coloro che preferiscono non sfidare il freddo e mettere in box il kart fino a primavera, è necessaria una minima manutenzione. Nulla di complicato, basta svuotare il radiatore in modo che all’interno non rimanga acqua che potrebbe ghiacciare (in media, nel circuito ce ne stanno circa 1,5 litri e d’inverno è consigliabile metterla già calda). Quindi si copre la griglia per proteggere le delicate alette. Già che ci siete, vale la pena controllare che non ci siano troppe alette chiuse: se così fosse… è il segnale che è ora di cambiare il proprio radiatore.
david